Premiati con il Nobel per la Chimica gli scienziati che hanno scoperto e sviluppato le nanoparticelle denominate Quantum Dots (punti quantici). Questa nanotecnologia è oggi alla base della produzione di display HD e UltraHD.

Il 4 ottobre scorso l’Accademia delle Scienze di Svezia ha conferito il Premio Nobel per la Chimica 2023 ad Alexei Ekimov di Nanocrystals Technology Inc. (NY), Louis E. Brus della Columbia University e Moungi Bawendi del Massachusetts Institute of Technology “per la scoperta e la sintesi dei Quantum Dots”. Si tratta di una nanotecnologia che sta rivoluzionando la produzione dei display in HD e UltraHD, destinati non solo a un utilizzo domestico e d’intrattenimento, ma anche a quello professionale (basti pensare alle implicazioni in campo medico e chirurgico). “I punti quantici hanno molte proprietà affascinanti e insolite. È importante sottolineare che hanno colori diversi a seconda delle loro dimensioni”, ha affermato Johan Åqvist, presidente del Comitato per il Nobel per la chimica.

Già all’inizio degli anni ’80, Alexei Ekimov riuscì a creare effetti quantistici dipendenti dalle dimensioni nel vetro colorato. Pochi anni dopo, Louis Brus dimostrò per primo effetti quantistici dipendenti dalle dimensioni nelle particelle che fluttuano liberamente in un fluido. Nel 1993, Moungi Bawendi ha rivoluzionato la produzione chimica dei punti quantici, ottenendo particelle quasi perfette, tali da permetterne l’utilizzo in applicazioni pratiche. I ricercatori ritengono che i Quantum Dots che ora illuminano i monitor dei computer e gli schermi televisivi basati sulla tecnologia QLED, in futuro potrebbero contribuire all’elettronica flessibile, ai micro sensori, a celle solari più sottili e alla comunicazione quantistica crittografata, apportando enormi benefici per l’umanità.

“Il Nobel per la chimica 2023 sottolinea l’importanza che la ricerca in un settore complesso e affascinante come quello delle nanotecnologie riveste nelle applicazioni industriali, nella medicina e nell’elettronica di consumo – ha commentato Tonio Di Stefano, Presidente di HD Forum Italia -. È anche grazie allo sviluppo dei Quantum Dots che oggi milioni di persone possono apprezzare, attraverso gli schermi QLed, la qualità delle immagini in HD e UltraHD”.

Foto di MasterTux da Pixabay

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