Second screen, la convergenza dei device e dei linguaggi
Secondo terminologia codificata, per Second Screen si intendono tutti i dispositivi diversi dal televisore – come tablet, smartphone o personal computer – attraverso cui l’utente accede a contenuti audiovisivi o a servizi in grado di integrare o arricchire la fruizione dei programmi TV (ad esempio i social media).
Il Second Screen è un’evoluzione nell’ecosistema multimediale che ha ormai rivoluzionato il modo di fare e di guardare la televisione. La metamorfosi della TV non solo si sta concretizzando attraverso la qualità dell’immagine con l’Alta Definizione o l’UltraHD, ma risiede anche nella moltiplicazione degli schermi, e il Second Screen ne è la dimostrazione più evidente. Gli osservatori più attenti fanno notare che non si tratta solo di un fenomeno generazionale: se per i cosiddetti “nativi digitali”, il Second Screen è ormai un… First Screen, mezzo prediletto per vedere i contenuti e condividere l’esperienza in rete, l’utilizzo simultaneo di tablet o smartphone mentre si guarda la televisione sta divenendo un fenomeno di larga diffusione per una larga parte del pubblico televisivo.
Per i broadcaster “classici” una sfida in più: non solo dal punto di vista tecnico, ma anche da quello editoriale. Per risultare più accattivante per il pubblico, e più interessante per gli inserzionisti pubblicitari, un programma dovrà prevedere, oltre a uno svolgimento televisivo classico, anche un secondo livello di fruizione, contemporaneo o meno, non lineare, multimediale e possibilmente interattivo, che viaggi su un Second Screen.