La TV del futuro: schermi curvi, OLED, olografia
Per gentile concessione di Panasonic
Le ultime edizioni del CES di Las Vegas, la più grande fiera dell’elettronica di consumo, hanno fatto emergere con forza l’attuale tendenza relativa ai televisori: lo schermo curvo. Una forma che offre un campo visivo più ampio rispetto allo schermo piatto col suo effetto panoramico rendendo le immagini più grandi, vivide, realistiche. Quelli visti nella fiera americana sono naturalmente schermi giganteschi (oltre i 70 pollici) con definizione 4K, di gamma alta, ma è lecito credere che lo schermo curvo costituirà la “moda” prossima ventura per i produttori di televisori.
Altra frontiera futura, ma già di interesse per la maggioranza dei consumatori, è la TV OLED. OLED è l’acronimo di Organic Light Emitting Diode (diodo organico a emissione di luce). Gli schermi realizzati con questa tecnologia, a differenza di quelli a cristalli liquidi, emettono luce propria. Con l’OLED gli schermi sono molto più sottili, se non addirittura pieghevoli (altra meraviglia che il futuro ci riserverà), e sono eco-friendly, consumano cioè minori quantità di energia. Dal punto di vista della qualità dell’immagine, basti sapere che la TV OLED offre quello che al momento è quanto di più vicino esista all’immagine cinematografica.
Il futuro ci offrirà altre sorprese sofisticate ed incredibili. Come l’8K, lo standard che quadruplica le prestazioni del Full HD con una risoluzione 7680×4320 pixel. L’emittente di stato giapponese NHK ha da poco annunciato che intende trasmette in tutto il mondo le Olimpiadi 2020 di Tokyo in 8K. Per poter raggiungere l’obiettivo, NHK perfezionerà la sperimentazione accendendo un canale test in 8K in occasione delle Olimpiadi di Rio de Janeiro nel 2016.
Tradizionalmente i grandi eventi sportivi sono il veicolo prediletto per l’introduzione delle innovazioni tecnologiche. Per il 2022, anno dei campionati calcio nel Qatar, già si ipotizza che, sempre grazie alla NHK, avremo a disposizione la TV olografica, ovvero l’effetto tridimensionale integrale: un’immagine tridimensionale proiettata nello spazio immediatamente di fronte all’utente. Dirlo oggi pare fantascienza, ma potrà accadere che nel 2022 andremo in uno stadio italiano e là vedremo trasmessa sul campo la partita che si sta svolgendo nel Qatar a migliaia di chilometri di distanza.